Novembre 9, 2020

SOLIDARIETÀ/ Una donatrice anonima dona 20.000 euro alla Fondazione

Pochi giorni fa la Fondazione Il Sole Onlus ha avuto un’inattesa donazione in forma anonima, molto consistente. A comunicarlo al presidente Frascino, è stato l’avvocato Alessandro Antichi, che gli ha consegnato un assegno di 20.000 euro intestato alla Fondazione. Un gesto che ha lasciato a bocca aperta l’intero consiglio di amministrazione della Fondazione, anche per il fatto che la donatrice ha voluto rimanere anonima.

«Di fronte a tanta generosità si rimane interdetti – spiega il presidente della Onlus, Massimiliano Frascino – anche perché ogni parola potrebbe essere di troppo, e il rischio è scivolare nella retorica di circostanza. Da parte nostra non possiamo che esprimere una profonda gratitudine alla signora che ha deciso di sostenerci con una cifra così cospicua, che in un anno complicato come questo è davvero “benedetta” perché ci aiuta a far fronte alle difficoltà che è facile immaginare. Rispettiamo ovviamente il fatto che la generosa donatrice voglia rimanere anonima, ma io personalmente mi auguro di poterla prima o poi conoscere per dire di persona un grazie collettivo. Non è la prima volta che la Fondazione Il Sole è oggetto di donazioni significative, e ogni volta è un’emozione. Sia perché grosse donazioni risolvono grandi problemi, sia perché ci inorgoglisce il fatto di essere oggetto di tanta considerazione. Considerazione che ci dimostrano ogni anno anche tantissimi donatori, con importi molto più piccoli ma proprio per questo altrettanto determinanti. Si tratta di una dimostrazione collettiva di affetto che costituisce una ricompensa morale non quantificabile per quanti ogni giorno s’impegnano nei diversi ruoli, con l’obiettivo di garantire una buona qualità della vita a tante persone con disabilità; a partire dagli operatori».

In questo periodo complicatissimo a causa del Covid, nonostante tutto la Fondazione è riuscita a riprendere una parte delle proprie attività, e al momento assicura una risposta quotidiana a 43 persone disabili, oltre a gestire due appartamenti per il Dopo di Noi. Viaggiando a scartamento ridotto per rispettare i protocolli di sicurezza, ma garantendo alle famiglie una sponda importante.

«Un ringraziamento particolare lo devo, anche personalmente – aggiunge Frascino – all’avvocato Antichi, che è stato la persona che su richiesta della propria cliente ha deciso di suggerirle di destinare la donazione alla Fondazione Il Sole. Con Alessandro ci siamo conosciuti nel 1997 in Consiglio comunale. Eravamo su fronti opposti, e non ci siamo risparmiati nessuna occasione di battaglia politica, anche accesa. Ma fu proprio lui come sindaco, a inizio anni 2000 a decidere di concedere il terreno dove poi abbiamo realizzato il complesso edilizio della Fondazione. Un atto lungimirante del quale gli ho sempre riconosciuto il merito, anche perché fu deliberato nonostante alcune resistenze. Per questo oggi sono particolarmente grato e felice del fatto che ci abbia indicato come beneficiari della donazione alla signora che ha voluto rimanere anonima. La fiducia non è una cosa scontata, e in questi anni siamo riusciti tutti quanti a dimostrare che avercela data quindici anni fa, è stata la scelta giusta».

Grazie a nome di tutta la “banda” anonima benefattrice.

Pochi giorni fa la Fondazione Il Sole Onlus ha avuto un’inattesa donazione in forma anonima, molto consistente. A comunicarlo al presidente Frascino, è stato l’avvocato Alessandro Antichi, che gli ha consegnato un assegno di 20.000 euro intestato alla Fondazione. Un gesto che ha lasciato a bocca aperta l’intero consiglio di amministrazione della Fondazione, anche per il fatto che la donatrice ha voluto rimanere anonima.

«Di fronte a tanta generosità si rimane interdetti – spiega il presidente della Onlus, Massimiliano Frascino – anche perché ogni parola potrebbe essere di troppo, e il rischio è scivolare nella retorica di circostanza. Da parte nostra non possiamo che esprimere una profonda gratitudine alla signora che ha deciso di sostenerci con una cifra così cospicua, che in un anno complicato come questo è davvero “benedetta” perché ci aiuta a far fronte alle difficoltà che è facile immaginare. Rispettiamo ovviamente il fatto che la generosa donatrice voglia rimanere anonima, ma io personalmente mi auguro di poterla prima o poi conoscere per dire di persona un grazie collettivo. Non è la prima volta che la Fondazione Il Sole è oggetto di donazioni significative, e ogni volta è un’emozione. Sia perché grosse donazioni risolvono grandi problemi, sia perché ci inorgoglisce il fatto di essere oggetto di tanta considerazione. Considerazione che ci dimostrano ogni anno anche tantissimi donatori, con importi molto più piccoli ma proprio per questo altrettanto determinanti. Si tratta di una dimostrazione collettiva di affetto che costituisce una ricompensa morale non quantificabile per quanti ogni giorno s’impegnano nei diversi ruoli, con l’obiettivo di garantire una buona qualità della vita a tante persone con disabilità; a partire dagli operatori».

In questo periodo complicatissimo a causa del Covid, nonostante tutto la Fondazione è riuscita a riprendere una parte delle proprie attività, e al momento assicura una risposta quotidiana a 43 persone disabili, oltre a gestire due appartamenti per il Dopo di Noi. Viaggiando a scartamento ridotto per rispettare i protocolli di sicurezza, ma garantendo alle famiglie una sponda importante.

«Un ringraziamento particolare lo devo, anche personalmente – aggiunge Frascino – all’avvocato Antichi, che è stato la persona che su richiesta della propria cliente ha deciso di suggerirle di destinare la donazione alla Fondazione Il Sole. Con Alessandro ci siamo conosciuti nel 1997 in Consiglio comunale. Eravamo su fronti opposti, e non ci siamo risparmiati nessuna occasione di battaglia politica, anche accesa. Ma fu proprio lui come sindaco, a inizio anni 2000 a decidere di concedere il terreno dove poi abbiamo realizzato il complesso edilizio della Fondazione. Un atto lungimirante del quale gli ho sempre riconosciuto il merito, anche perché fu deliberato nonostante alcune resistenze. Per questo oggi sono particolarmente grato e felice del fatto che ci abbia indicato come beneficiari della donazione alla signora che ha voluto rimanere anonima. La fiducia non è una cosa scontata, e in questi anni siamo riusciti tutti quanti a dimostrare che avercela data quindici anni fa, è stata la scelta giusta».

Grazie a nome di tutta la “banda” anonima benefattrice.

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